- Il Suono del Silenzio -
a cura di Alessia Traversa, Ludovica Severi, Milena Longagnani - 3I

Il giorno 25 maggio le classi 3I e 3M hanno presentato ai loro genitori un’attività di musica, poesia e danza dedicata prioritariamente al silenzio, preparata durante l’A.S. con la Prof.ssa M.Cristina Neviani.
Il silenzio è fonte di concentrazione, una scelta e non l’effetto di un’assenza di rumore. Stare in silenzio significa saper ascoltare prima di tutto se stessi e poi gli altri. Il modo più ricorrente di vivere il silenzio è quello di paragonarlo al vuoto.
Questo significa averne paura, temerlo.
Il silenzio lo possiamo trovare dappertutto:

MONASTERI: qui si può trovare la calma, la serenità, la pace e l’armonia, si impara a meditare e la meditazione del silenzio non significa essere da soli, ma essere in armonia con gli altri.

MUSICA: nella musica il silenzio può far risaltare diverse emozioni, quali la malinconia, la gioia, la tristezza, la rabbia.
Nella scrittura musicale il silenzio si ritrova anche nella pausa, cioè nella sospensione o cessazione del suono.

DANZA: nella danza la comunicazione è non verbale: è il corpo che “parla” esprimendo emozioni.

ARTE: le opere possono essere “lette” da un punto di vista “sonoro”: quelle silenziose e quelle sonore. Tra i diversi generi pittorici, la “natura morta” è in grande comunicazione con il silenzio: in tedesco e in inglese viene espressa come “vita silenziosa” (still life).

Gli alunni hanno fatto una riproduzione dell'esibizione del musicista John Cage che restò 4’33’’ in silenzio, dopodiché si alzò e lasciò il palcoscenico.
Successivamente i ragazzi hanno cantato una canzone dedicata al silenzio: "The Sound of Silence" di Simon e Garfunkel
e "Another Day in Paradise" di Phill Collins, studiata durante il potenziamento di inglese.
Hanno poi presentato alla tastiera i brani "The Sound of Silence" e "Hotel California" a due mani.
Gli studenti hanno presentato il percorso svolto durante l’anno scolastico soffermandosi su due luoghi simbolo del silenzio:

LA CAMERA ANECOICA
Orfield Laboratories ha creato negli Stati Uniti una stanza chiamata “Camera Anecoica” che è il posto più silenzioso
del mondo. Il silenzio all’interno di questa stanza diventa quasi insopportabile, infatti nessuno è mai riuscito a rimanerci per
più di 45 minuti. Tanto più è silenziosa la stanza, tanto più saranno le cose che si sentiranno.

RAUM DER STILLE
Il Raumder Stille di Berlino è un luogo in cui non si può parlare, ma solo riflettere, meditare e pregare. E’ un luogo inter-religioso con un significato simbolico come il richiamo alla fratellanza e alla tolleranza tra persone, nazionalità e ideologie.

Gli studenti hanno, poi, recitato alcune poesie dedicate al silenzio: "Voyagedusilence" di Paul Eluard, "Silence et nuit de bois" di SullyPruthomme, "Se tu non parli" di Tagore, "Ho bisogno di silenzio" di Alda Merini, "A man of frugalspeech" di Emily Dickinson e “Il silenzio” di KahlilGibran.
Dopo aver commentato la frase di Adorno “la musica leggera è così povera perché si pone come antidoto al silenzio, anziché entrare in relazione con esso come fa la musica d’arte”, gli alunni delle due classi hanno cantato al buio con braccialetti fluorescenti le seguenti canzoni di musica leggera: "Locked Away", "Marvin Gaye", "Take me home", "Drag me down", "All of me", "Hello".
Per concludere la serata, alunni, professori e genitori hanno ballato tutti insieme alcuni balli di gruppo.